Gas inerti
Sistemi antincendio a gas inerti impiegati per l’antincendio utilizzano come agente estinguente i gas argon e azoto e relative miscele. Agiscono per riduzione del livello di ossigeno nell’ambiente fino al punto in cui la combustione non può essere sostenuta.
Argon e azoto quando vengono a contatto con le fiamme non sviluppano nessun prodotto di decomposizione dannoso o corrosivo e non danneggiano l’ambiente.
IG01 – IG100 – IG55 – IG541
Gas chimici
Gli HFC (125 – 227ea) sono Idrofuorocarburi compressi e liquefatti che garantiscono tempestività d’intervento dove gli spazi di stoccaggio e la sicurezza sono fattori molto critici.
Il regolamento Europeo CE 842/2006
- Non impone limitazione temporali all’utilizzo degli HFC nei sistemi antincendio.
- Definisce le procedure che hanno l’obbiettivo di contenere, prevenire e quindi ridurre le eventuali emissioni di HFC in atmosfera.
È chimicamente e biologicamente non reattivo e non da conseguenze sulle persone. Per questo motivo è particolarmente indicato dove sono necessarie elevate concentrazioni di estinzione. E questo, per aumentare i margini di sicurezza o dove le temperature sono vicine o inferiori a 0°C.
HFC125 – HFC227ea
CO2
Gli impianti a CO2 trovano pieno utilizzo nelle aree destinate alla produzione e lavorazione dei metalli, come fabbriche di automobili. E anche di componenti elettroniche, cementifici, istituti di ricerca e laboratori, generatori elettrici, impianti per la stampa. E ancora, trasformatori elettrici, sale motori, sistemi marini e di immagazzinaggio automatico.
Questi sistemi vengono progettati in accordo alle seguenti normative:
- NFPA 12 “Carbon Dioxide Extinguishing System”.
- Progettazione e verifica idraulica del sistema eseguita secondo le procedure ed il programma di calcolo computerizzato della “HUGHES ASSOCIATES, INC.” (Baltimore, U.S.A.).
Esistono 2 possibilità per un sistema di spegnimento a CO2:
- A flusso totale (Molto utilizzato nel settore marino, soprattutto nei vani motori).
- Ad applicazione locale (prevalenti nell’industria dell’acciaio, nelle grandi tipografie, e in altre applicazioni dove è necessaria una grossa quantità di agente estinguente.).
Novec
Viene utilizzato come agente antincendio gassoso in scenari in cui la soppressione degli incendi a base d’acqua sarebbe impraticabile. O addirittura potrebbe danneggiare attrezzature o beni costosi, come musei, sale server, banche, camere bianche e ospedali.
Il principio di funzionamento è quello della saturazione dell’ambiente. Questo sistema di funzionamento ha il grande vantaggio di non doversi preoccupare dell’ubicazione dei materiali a rischio. Così come della loro conformazione perché crea condizioni omogenee in tutto l’ambiente.
Il fluido 3M Novec 1230 non esaurisce l’ozono (ODP 0) e ha un potenziale di riscaldamento globale di 1 su 80 anni, equivalente a quello del biossido di carbonio.
Caratteristiche:
- Bassa pressione di pressurizzazione delle bombole di contenimento.
- Margine di sicurezza tra la concentrazione di spegnimento e quella alla quale si potrebbero riscontrare effetti avversi per le persone pari almeno al 69%, contro un 17% nel migliore dei casi per i gas inerti.
- Quantità di bombole necessarie al contenimento, a parità di volume da proteggere, inferiore di circa 6 volte, rispetto a quella necessaria per gli altri gas chimici.
- Il prodotto ha una pressione di vapore 12 volte superiore a quella dell’acqua, con la conseguenza di una estrema facilità di trasformarsi in gas.
Watermist
Watermist è una tecnologia di elevate prestazioni, però è molto sensibile alle approssimazioni e agli scostamenti dalle prescrizioni dei costruttori. Occorre quindi che la progettazione sia eseguita con grande cura e tenendo conto delle prescrizioni dei manuali dei costruttori. Anche i limiti di impiego per i quali i sistemi sono stati testati e/o omologati devono essere tenuti in grande considerazione.
L’uso del sistema antincendio water mist offre diversi vantaggi. Soprattutto se paragonato a sistemi con agenti estinguenti gassosi o agli sprinkler tradizionali:
- Attivazione immediata.
- Elevata efficienza nel sopprimere una vasta gamma di incendi.
- Riduzione dei danni causati dall’acqua.
- Basso impatto ambientale.
- Nessun problema di tossicità.
A schiuma
Un sistema all’avanguardia che entra in gioco quando l’incendio generato può crescere con una grande velocità in tutte le direzioni.
Disponiamo di una gamma esaustiva di sistemi e soluzioni per proteggere alcuni degli ambienti più pericolosi. Come impianti petrolchimici, raffinerie, piattaforme offshore e impianti per la produzione di energia. Quindi disponiamo di estintori portatili e apparecchi autonomi per la respirazione a impianti antincendio a schiuma a espansione.
Gli impianti di estinzione a schiuma sono la protezione antincendio più efficace per questa zona di rischio, specialmente nelle categorie di fuoco A e B.
Componenti perfettamente allineati vengono forniti in linea con le esigenze individuali dei clienti e in base alle rispettive norme di protezione antincendio.
- Ugelli e irrigatori di schiuma.
- Foam maker/foam chamber/foam pourer.
- Monitor di schiuma per uso esterno.
- Generatore di schiuma ad alta espansione.
- Schiuma allarme diretto.
- Concentrazione dell’agente schiumogeno.
A diluvio
Proteggiamo le aree a rischio grave con i nostri potentissimi impianti a diluvio.
L’impianto a Diluvio è costituito da erogatori d’acqua o frazionatori aperti. Sono comandati da un impianto automatico di rilevazione incendi, o una rete di tubazioni a secco con erogatori pilota coprente la stessa area. Questo provoca automaticamente l’apertura di un’unica valvola a diluvio, con conseguente scarica d’acqua contemporanea da tutti gli erogatori o frazionatori.
- Impianti di produzione di poliuretani espansi.
- Aviorimesse.
- Stabilimenti pirotecnici.
- Reparti di essiccazione di laminati plastici o di legno.
- Depositi intensivi.
Il funzionamento degli impianti a diluvio è dettato dalla valvola principale. La valvola a diluvio che previene l’entrata dell’acqua nelle tubazioni sino a che l’intero sistema non viene attivato. E’ mantenuta chiusa dalla camera pressurizzata. La camera a membrana associata alla valvola stessa. La pressione all’interno viene a sua volta mantenuta tramite una restrizione presente sulla linea di caricamento. Questa linea è inoltre collegata alla linea di rivelazione.
Quando il sistema di rivelazione dà l’allarme, la pressione nella camera superiore cade, il clapet si alza a causa della pressione dell’acqua presente sotto il clapet stesso. A quel punto l’acqua fuoriesce e raggiunge la rete degli ugelli erogatori, attivando l’allarme acustico.
Caratteristica essenziale di questo tipo d’impianto è quella di erogare immediatamente e contemporaneamente enormi quantitativi di acqua sull’intera superficie protetta.
Impianti sprinkler
Un impianto a estinzione automatico Sprinkler è installato allo scopo di rilevare e spegnere l’incendio nei suoi stadi iniziali. Ovvero di controllarne lo sviluppo in modo da consentire lo spegnimento con mezzi manuali.
Esistono due tipologie di sprinkler:
- A umido. E’ un impianto sprinkler permanentemente caricato con acqua in pressione a monte e a valle della valvola di allarme (valvole di controllo degli impianti). Gli impianti a umido si adottano nei rischi in cui non vi è pericolo di congelamento o di evaporazione dell’acqua nei tubi (le tubazioni sono sempre piene d’acqua).
- A secco. E’ un impianto sprinkler in cui le tubazioni a valle della valvola a secco (valvola di controllo degli impianti) sono permanentemente caricate con aria in pressione. Mentre il resto della rete a monte della valvola di tale valvola è riempito di acqua in pressione.
Rilevazione incendi
Un precoce ed efficiente impianto di rivelazione incendi è uno dei componenti fondamentali dell’efficacia dei sistemi di spegnimento.
A completamento dell’impianto meccanico (composto da bombole, valvole, tubazioni…), e in accordo alle normative EN12094. LGL Engineering è in grado di fornire ed installare la componentistica necessaria per l’impianto di rivelazione incendi:
- Rivelatori di fumo e calore in accordo EN 54-7-5.
- Pulsante a rilascio manuale in accordo EN 12094-3 EN 54-11.
- Sirena ottico/acustica in accordo EN 54-3.
- Pulsante di arresto emergenza in accordo EN12094-3 EN 54-11.
- Panello Ottico/Acustico in accordo EN 54-3.
- Pulsante di allarme in accordo EN 54-1 1.